Migliaia di persone hanno visitato l’infiorata del Corpus Domini realizzata dalle contrade con la regia della Pro Loco. Ai tanti volontari che hanno compiuto l’ennesimo miracolo sono arrivate le parole di riconoscenza del parroco don Mario Salviato, durante l’omelia. Ecco il testo integrale.

“Anche quest’anno abbiamo riservato a Gesù, realmente presente nel Pane dell’Eucaristia e posto qui davanti a tutti noi, alla conclusione della S. Messa e del gesto di fede che è stata la processione, una cornice degna dell’onore e della lode che vogliamo innalzare a lui.

Un tappeto coloratissimo di fiori, di quei fiori che solitamente offriamo alle persone a noi care con i quali manifestiamo loro il nostro affetto e quanto esse siano a noi preziose. Questo affetto, questo amore, il valore assoluto che ha per la vita nostra oggi intendiamo dirlo tutti assieme a Gesù, Signore nostro.

Gli amici della Pro loco e, con essi, quanti rappresentano le sette contrade del nostro comune di Noale, che desidero a nome di tutti ringraziare per lo straordinario lavoro (non sarebbe prò fuori logo chiamarlo un vero e proprio capolavoro), hanno scelto che l’infiorata rappresentasse una persona cara alla nostra terra, alla diocesi nostra di Treviso (richiamata con la facciata della Cattedrale) e all’intera storia della Chiesa: Papa Pio X, San Pio X, ricorrendo quest’anno il centenario della sua morte. Colui che la vicina parrocchia di Salzano ha avuto come parroco per 9 anni, ma soprattutto Riese ha l’onore di aver dato i natali, divenuta Riese Pio X, partecipare a questa nostra preghiera con la presenza del parroco mons. Giorgio Piva e del sindaco, dott. Matteo Guidolin. Pure a loro va il ringraziamento di Noale tutta e mio per aver accolto l’invito di unirsi a noi.

Mettere in relazione San Pio X e l’Eucaristia non è un fatto casuale, tutt’altro. Sappiamo che una delle sue grande scelte pastorali sia stata quella di abbassare l’età della Prima Comunione all’età dei bambini, fino allora impossibilitati a ricevere il Corpo di Gesù. E’ a partire da lui che pure i piccoli hanno avuto il dono di nutrirsi del Signore, senza dover attendere un’età più matura. In questa scelta Pio X ha compiuto un’opera che potremmo chiamare di “sdoganamento” dell’Eucaristia, abbattendo una barriera che da secoli era invalicabile per i cristiani più giovani, per l’infanzia. “Sdoganare” l’Eucaristia, perché fosse dato al maggior numero di credenti di accogliere questo dono straordinario che Dio Padre ha voluto offrirci: nutrirci del Figlio suo Gesù, Pane di vita, Pane di vita eterna, Pane di eternità.

“Sdoganare”, perché questo Pane Santo non vuole barriere, non confini… è per tutti, è “dato a tutti”. E’ la ragione per la quale stasera l’abbiamo fisicamente condotto fuori dai muri della Chiesa, portato nel cuore della nostra città: è quello che il Signore desidera. Non ci devono essere “dogane” per lui. Non ci deve essere la “dogana” dell’età, della salute o della malattia, nemmeno quella della miseria dei nostri peccati… è Pane di salvezza, Pane di misericordia. Poveri noi se lo confiniamo da qualche parte impedendogli di entrare ovunque! La scelta di san Pio X è stata proprio questa: liberare Gesù Eucaristia dai confini entro i quali per troppo tempo era rimasto.

Noi siamo grati a Papa Sarto per questa scelta, ispirata dallo Spirito del Signore, ma sentiamo che quest’opera di far uscire l’Eucaristia in modo che entri e abiti la vita, quella di ogni giorno, vita di famiglia,  di relazioni, di lavoro, di costruzione della società, ancora non si è totalmente compiuta, forse per  causa nostra. Perché, dobbiamo dirlo con umiltà, spesso l’abbiamo lasciata dentro le Chiese, fuori dalle nostre scelte, dal nostro tempo, pure dalle nostre domeniche. L’abbiamo relegata all’età della nostra prima giovinezza o soltanto nei momenti di particolare necessità, giustificandoci che abbiamo ben altri impegni più urgenti da compiere. Gli abbiamo posto delle barriere, dei limiti, sottraendo noi stessi dalla potenza di vita che pure sappiamo e crediamo essa dona a noi.

Stasera Signore, invece, ti abbiamo portato fuori, abbiamo tolto ogni “dogana”, cancellato ogni confine, perché tu sia con noi e in mezzo a noi qui e ovunque. Donaci la grazia di non alzarle più, di desiderarti, di volerci sempre nutrire di te, Pane del Cielo. Donaci la grazia che la splendida infiorata di oggi è stata preparata per te non sia cornice di un solo giorno per te, ma l’impegno rinnovato a metterti dentro tutti nostri giorni… perché tutto di noi abbia il tuo sapore, Cristo , Pane vivo, Pane vero, disceso dal cielo per la vita nostra. Interceda questa nostra preghiera San Pio X, Papa dell’Eucaristia”.

10403592_849541935073415_2614611539545513182_n