Egisto Lancerotto è uno dei cittadini più illustri di Noale. Un simbolo della città, insieme a Pietro Fortunato Calvi e ai Tempesta. Il 31 maggio prossimo ricorrono i cento anni dalla sua morte, avvenuta nel 1916 a Venezia. Di recente la sua opera artistica, assai consistente, è stata rivalutata dalla critica, anche grazie alla presenza di suoi quadri in mostre importanti come quella sull’Ottocento Veneto a Ca’ dei Carraresi di Treviso.

“La Pro loco, fedele alle finalità statutarie, vuole rendere omaggio a questo illustre concittadino che – ricorda il presidente Enrico Scotton – ha fatto dono alla sua città natale di un lascito che raccoglie oggi 78 olii su tela e 19 bozzetti su carta, costituendo un “unicum” di tutto rispetto”.

Mercoledì 1 giugno, a conclusione delle iniziative programmate per l’Infiorata, è in programma una cena con l’artista, preceduta dalla visita delle opere di Lancerotto esposte in palazzo della Loggia e in sala Giunta del palazzo municipale. Saranno presenti alcuni esperti dell’opera del pittore noalese: Luca Furlanetto giovane critico d’arte dell’Ottocento, Luciano Franchi della galleria Nuova Arcadia e Giovanna Niero, restauratrice.

Durante la cena, presso il ristorante Al Gallo, ci sarà anche un momento musicale: per la prima volta saranno eseguite a Noale le tre canzoni in dialetto veneziano dal titolo La regata veneziana scritte da Gioacchino Rossini una trentina di anni prima che Lancerotto dipingesse la tela sempre ispirata alla Regata di Venezia oggi conservata nel palazzo municipale. Ad eseguirle sarà la mezzo soprano Francesca Gerbasi accompagnata dal maestro Silvio Celeghin.

L’iniziativa della Pro Loco è organizzata in collaborazione con la Città di Noale, il Rotary e il Lions.  La partecipazione all’evento è su prenotazione che va effettuata presso la sede della Pro Loco (costo 35 euro).

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