La Rocca


Possente ed inespugnabile macchina da guerra, è stata il nucleo originale su cui si sviluppò il centro fortificato medievale. La Rocca era il Palazzo dei Tempesta (detto anche palazon) che fungeva da abitazione per la famiglia e nella quale si trovavano la Cancelleria, il presidio, le prigioni e le stanze della servitù.
La Rocca, abbandonata definitivamente a partire dal ‘700, venne adibita a cimitero dal 1819 al 1996.

Castello


Alla Rocca si affianca il Castello: area a forma di quadrilatero irregolare ancora cinta dai fossati medievali, sorge a cavallo della direttrice Camposampiero-Mestre e racchiude il centro storico di Noale.
All’interno del perimetro, si elevano la Chiesa Arcipretale e antichi palazzi decorati, nonché l’ampia Piazza Castello. Fanno parte del complesso due grandi porte d’ingresso munite di merlature a coda di rondine, cui si affiancano le torri note come Torre dell’Orologio e Torre delle Campane.

Torre dell’orologio


La Torre dell’Orologio (o Torre Trevigiana) costituiva l’entrata ad Est dell’antico borgo medioevale. È alta 32 metri e nel 1836 ne è stata decorata la sommità con i merli ghibellini che permangono tuttora.
In essa compaiono orologi circolari dai quadranti celesti: uno sulla facciata che guarda a Piazza Castello (con numeri arabi) ed un altro verso l’incrocio delle Quattro Strade (con numeri romani). La torre viene utilizzata ogni anno in occasione del Palio, per riproporre uno spettacolo pirotecnico che ne simula l’incendio.
Nel 2013 si sono conclusi i profondi lavori di restauro che hanno coinvolto la Torre ed ora è finalmente visitabile, nei fine settimana.

Torre campanaria


La Torre delle Campane (o Torre Padovana) costituiva l’ingresso ad Ovest del borgo. Un tempo essa era alta come la Torre dell’Orologio ed era ricoperta da un tetto di coppi a quattro spioventi, finché nel 1876 si decise di elevarla ulteriormente aggiungendovi una cella campanaria adorna di merli ghibellini, portandola così ad un’altezza di 43 metri.
L’interno della torre viene oggi utilizzato per l’allestimento di varie mostre.

Palazzo della loggia


Il palazzo, sede del Consiglio Comunale e della Pinacoteca Egisto Lancerotto, è stato costruito nel 1848 ed è caratterizzato da una serie di colonne poste al piano terra che sostengono splendide volte a crociera.
All’ultimo piano sono collocati gli uffici della Pro Loco di Noale.

Chiesetta dell’assunta


Antico monastero benedettino femminile, voluto dal veneziano Luigi Ravagnan. I lavori per la sua costruzione si svolsero in breve tempo a cavallo tra il XV e XVI secolo. È posta appena fuori della città sulla strada per Camposampiero.
Dallo stile pressoché interamente romanico, ad esclusione della sommità cinquecentesca del campaniletto. Sulla facciata è scolpita in marmo un’immagine di S. Maria della Misericordia.

Oasi naturalistica


Situata a pochi passi dal centro della città si estende l’Oasi Naturalistica di Noale, un’area di elevato pregio naturalistico, ora di proprietà comunale. Un tempo cava di estrazione per l’argilla, con la fine delle attività estrattive l’ambiente si è rinaturalizzato su una superficie complessiva di circa 35 ettari.

Casa dei battuti


La Casetta detta per tradizione “dei Battuti” risale alla fine del XV – inizio del XVI secolo. Non si conosce l’anno della fondazione della Scuola dei Battuti di Noale, istituita nei primi anni del XIV secolo. La Confraternita teneva delle adunanze e praticava la penitenza sia in pubblico che in privato. La Scuola fu promotrice di una delle prime organiche forme di assistenza sociale ai poveri, ai malati e ai bisognosi.
foto di: Raffaello Pellizzon

Chiesa dei santi martiri felice e fortunato


Nel 1330 la chiesa di Noale era ancora cappella soggetta alla pieve di Zeminiana e come risulta dalla documentazione, la comunità rurale noalese risulta dedicarsi al culto dei Santi Felice e Fortunato.
Attorno al 1445 la chiesa fu riedificata e furono aggiunte le due navate laterali, successivamente si aggiunsero anche due cappelle laterali leggermente sporgenti. La chiesa fu consacrata nel 1554.
Ora la chiesa ha tre navate divise da colonne con capitello ionico e ha cinque altari.
Nell’altare Maggiore c’è la pala opera di Damiano Mazza, scolaro del Tiziano, raffigurante i Santi Martire Felice e Fortunato rappresentati nella forma della sacra conversazione.

Chiesa di Santa Margherita di Cappelletta


Nell’altare maggiore della Chiesa è presente la pala raffigurante S. Margherita, dentro alla cella mentre prega, indica il demonio ammansito ai suoi piedi.
L’acquasantiera è l’oggetto più interessante ed enigmatico tra quelli che compaiono all’interno della chiesa di Cappelletta: la sua tipologia è del tutto estranea alle altre opere del luogo e dei dintorni. L’acquasantiera è composta da tre parti con decorazioni ed elementi molto diversi tra loro per stile e possibile datazione. In una cornice ripetuta tre volte sono racchiusi su un fronte una coppia di leoni affrontati e rampanti, nella parte opposta si trovano due grifoni, mentre nei lati rivolti all’entrata sono raffigurati nell’atto di benedire i fedeli S. Gregorio e S. Cassiano.

Chiesa di Santa Maria Annunziata di Moniego


L’altare maggiore è in marmo, in stile classico rinascimentale, è sormontata da un tabernacolo e da una loggetta per l’ostensorio che riprendono la cupola della chiesa stessa. La pala dell’altare rappresenta l’Annunciazione, l’angelo parla a Maria e lo Spirito Santo, che si presenta sotto forma di colomba, aleggia nell’aria. Il battistero risale al XVIII secolo e sulle sommità ha una piccola statua in legno dipinto di S. Giovanni Battista. Colpisce molto l’elegante travatura del soffitto.
Si accede alla sacrestia vecchia attraverso una porta lignea istoriata del ‘500. L’interno di quella che oggi è chiamata Cappella Grimani, conserva degli affreschi.

Chiesa di San Giovanni Battista di Briana


E’ molto probabile che alla fine del XII secolo a Briana ci fosse una chiesa della quale però non si hanno notizie certe. Con la crescita demografica del ‘400 fu necessario costruire una nuova chiesa testimoniata dagli affreschi recentemente scoperti nel sottotetto.
L’attuale facciata, su progetto di Antonio Contin, è del 1870. Il campanile è stato costruito alla fine dell’800.
L’interno della chiesa è un’unica navata, semplice ed armoniosa, e nel corso dei secoli si è arricchito di cinque altari. Nel presbiterio, c’è l’altare maggiore con alle spalle una pala del cinquecento che rappresenta il battesimo di Gesù ad opera di S.Giovanni Battista, santo cui è dedicata la chiesa. Il soffitto affrescato è opera di Danilo Soligo.

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